Ciao Roy!
come promesso ho scritto il primo capitolo per il tuo blog.
Procederò a mandarti il resto un po’ alla volta. per adesso ho avuto il tempo di fare questo.
Ti allego anche una foto.
Un abbraccio.
//Luigi
Capitolo 1 - Doverosa premessa
Prima di raccontare la mia esperienza in Giappone, ritengo doveroso sfatare molte assurde dicerie a cui purtroppo troppi ancora credono.
Diceria N. 1: il Giappone è caro. Completamente FALSO. Il Giappone è a misura d'uomo. L'economia Giapponese funziona molto bene grazie ad una impeccabile organizzazione fatta di regole , ma soprattutto all'ancora più impeccabile senso civico di cui il popolo giapponese è dotato verso quelle regole su cui il sistema tutto si fonda.
Di seguito vi citerò i costi di alcune cose. Stabilite voi se sono care o meno:
- Pranzo o cena completi: Prezzo tra gli 8,00 e i 15,00 Euro
- Birra nei locali: Prezzo tra i 3,00 ed i 3,50 Euro
- Lattine nei distributori-frigo per strada (ce n'è uno ogni 15 metri): tra 0,80 e 1,20 Euro
- Pacchetto di sigarette: tra i 2,50 ed i 3,80 Euro
- Scarpe di buona fattura: tra i 9,00 ed i 40,00 Euro (andare in Giappone con una donna potrebbe essere una rovina!)
- Abbonamento giornaliero a tutti i Bus della città: Euro 3,75
- Abbonamento giornaliero a tutti i Bus+Metrò della città: Euro 6,75
- Ingresso a musei/templi/palazzi: solitamente Euro 3,75. In rarissimi casi le cifre salgono fino a 6,00 Euro circa. Inutile dire che la cura di ogni dettaglio è impeccabile e tutto funziona a meraviglia (orari, assenza di cantieri ed aree chiuse, presenza di code interminabili ecc.).
- Taxi : percorso di 5 km costo Euro 7.36 festivo e con con 5 bagagli. I Taxi sono dei salotti.
Guardate qui cosa costa prendere il Taxi a Torino: http://www.taxi.it/download/tariffe/piemonte/tariffe_taxi_torino.pdf
- Vestitini da donna: tra i 5,00 circa ed i 20 Euro si possono comprare capi di abbigliamento di ottima qualità.
- Albergo 3 stelle, stanza matrimoniale: tra i 18,00 ed i 25,00 Euro per notte colazione compresa.
N.B.: I prezzi sono indicativi ed ovviamente suscettibili al valore di cambio fra le due valute.
Diceria N. 2: la società giapponese è introversa, chiusa. I giapponesi sono conservatori e razzisti.
Bene... molte cose sono solo questioni di prospettive. Vediamo le cose sotto la giusta luce
Se vi saprete comportare bene, la società giapponese si rivelerà qualcosa appartenente ad un altro mondo. La gente sarà sempre educata e cortese. In Giappone ognuno sa stare al proprio posto. Pur essendo pochi quelli che parlano inglese, la gente, di ogni età, si prodiga ad aiutare chiunque si trovi in difficoltà, anche quando non ci si rivolge loro direttamente. State pur certi che se non capite il funzionamento di un distributore di biglietti alla stazione o altro, qualcuno nel giro di poco tempo si fermerà cercandovi di aiutare. In Giappone non ci si sente mai soli.
La gente vi saluterà e ringrazierà sempre con una moltitudine di inchini e di "arigatou" o col più "formale" "arigatou gozaimasu" ogni volta che interagirete anche minimamente con lei, ad esempio anche solo se vi farete di lato per farla passare su un bus o cederete il passo in una strada troppo affollata.
Se vi troverete ad andare in un locale da soli noterete come dopo pochi attimi qualcuno cercherà di sedervi accanto a voi per conoscervi, chiacchierare e tenervi compagnia. Questo accade anche se non siete da soli, il minimo pretesto è valido per iniziare un dialogo. Tutto sempre in maniera molto naturale, mai invadente e se la volontà di intavolare una conversazione viene manifestata da ambo le parti.
I giapponesi non sono né conservatori e men che mai razzisti. Preservano semplicemente il loro patrimonio culturale e civico.
Diceria N. 3: I giapponesi lavorano come formiche.
Un po' meno, ma falso anche questo. I giapponesi
Grazie a questo modo di impostare il proprio lavoro, i giapponesi riescono invece ad ottenere una precisione ed una qualità davvero molto alte. Cito un esempio. Ho visto un operaio misurare il taglio fatto ad una serranda di un negozio affinché si potesse consentire dall'esterno l'accesso ad un non meglio precisato armadietto/cassetta. Ripassando la sera, noto come un altro operaio stava nuovamente misurando precauzionalmente il taglio sulla serranda.
Premesse esaurite, ci sentiamo per il prossimo capitolo. A presto!
Grazie Luigi per questa magnifica testimonianza un abbraccio Hermano Suerteeee
Ps Se anche voi volete inviarmi i vostri racconti di viaggio,foto,esperienze saro' lieto di pubblicarli......
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